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Le imprese della concia diventano “digitali” con i contributi al 50%

04 novembre 2022

8 minuti di lettura

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Apre il nuovo bando del Ministero dello Sviluppo: incentivate le spese su macchinari hi-tech, sostenibilità intelligente e attività di rete. Domande dal 15 novembre

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Incentivi all’industria conciaria, le imprese del settore che scelgono di innovare e digitalizzarsi possono ottenere un contributo del 50% su tutti gli investimenti futuri proprio in ambito hi-tech. È l’interessante opportunità prevista dal nuovo bandoAgevolazioni industria e filiera conciaria” di prossima apertura da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

10 milioni sul piatto per un rilancio complessivo del comparto, con cui provare a lasciarsi alle spalle gli ultimi mesi difficili in particolare a causa dell’onda lunga di pandemia e rincari.

Minore impatto ambientale, rinnovamento dei processi e promozione di rete sono gli obiettivi da raggiungere, ma la parte legata all’implementazione di nuove tecnologie in azienda riveste naturalmente un ruolo strategico sotto tutti i punti di vista.

Vediamo nel dettaglio a chi si rivolge l’iniziativa e le modalità per fare domanda.

Contributi all’industria e alla filiera conciaria, quanto si può ottenere

Come anticipato, il contributo riconosciuto copre il 50% delle spese che le imprese interessate andranno a programmare dopo la data di presentazione della domanda. Sono previste delle soglie di spesa, nello specifico:

 

  • la spesa minima dell’intervento deve essere di 50 mila euro
  • la spesa massima incentivata è di 250 mila euro
  • la spesa massima sale a 500 mila per eventuali domande presentate in forma aggregata come distretto.

 

Naturalmente la cifra base per accedere al contributo può essere raggiunta anche sommando più interventi previsti tra quelli ammessi al contributo, che specifichiamo nel prossimo paragrafo.

Gli interventi che si possono realizzare

Per avere diritto al contributo all’industria e alla filiera conciaria, gli investimenti che l’impresa intende realizzare devono rientrare in uno o più di questi ambiti di spesa:

 

  • introduzione di innovazioni di prodotto o processo, per ampliare la gamma o rendere l’offerta più innovativa da un punto di vista tecnologico
  • digitalizzazione dei contenuti e dei processi produttivi
  • riduzione degli impatti ambientali dei processi, intervenendo sul consumo di acqua, energia e ricorso a prodotti chimici, nonché sull’abbattimento delle emissioni
  • creazione e consolidamento di strumenti utili alla filiera per promuoversi e condividere buone pratiche di sviluppo

 

Tutti i dettagli sugli interventi sono consultabili all’interno del bando completo.

Cercando di “tradurre” nella pratica questi obiettivi, in particolare dal punto di vista degli investimenti in ambito tecnologico, il bando permette alle imprese di risparmiare la metà dei costi in particolare per:

  • acquistare e mettere in funzione nuovi macchinari e impianti smart, sempre connessi e più funzionali secondo la logica dell’Internet of Things
  • agganciare sistemi di gestione e software informatici evoluti con relative licenze
  • attivare percorsi di formazione o consulenza mirata
  • integrare tutte le funzioni digitali utili per esempio al monitoraggio della qualità dell’aria o al controllo costante dello stato degli strumenti di misurazione e dei consumi idrici.

Cioè tutte cose che già oggi si possono realizzare con il nostro aiuto.

I destinatari

Vale la pena precisare in modo specifico quali sono le imprese effettivamente destinatarie di questo contributo. E cioè quelle che prima di tutto hanno il codice ATECO 15.11.00.

In seconda battuta, essendo l’incentivo rivolto alle attività di distretto e filiera, la sede azienda deve rientrare in uno dei Comuni considerati per il distretto conciario del nostro territorio, ovvero:

 

VERONA

Albaredo d’Adige, Cologna Veneta, Montecchia di Crosara, Roncà, Roverè Veronese, San Giovanni Ilarione, Selva di Progno, Velo Veronese, Veronella, Vestenanova, Zimella,

 

VICENZA

Alonte, Altavilla Vicentina, Altissimo, Arzignano, Chiampo, Crespadoro, Gambellara, Lonigo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Nogarole Vicentino, Recoaro Terme, San Pietro Mussolino, Trissino, Zermeghedo.

Tempi e modalità per fare domanda

La domanda va presentata online tramite la piattaforma di Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa), collegandosi quindi al link invitalia.it.

Ci sono due date da segnarsi in agenda:

  • da martedì 8 novembre (ore 10) il sito metterà a disposizione una procedura per precompilare la domanda online
  • da martedì 15 novembre (ore 10) sarà possibile inviare ufficialmente la propria domanda di contributo, sempre attraverso lo stesso portale.

 

Per qualsiasi informazione non contenuta in questo articolo, trovate tutto sul sito del Ministero e nei vari allegati alla nota informativa.

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