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Risparmio energetico, tagliare gli sprechi con AI e sistemi IoT
20 dicembre 2022
6 minuti di lettura
La tecnologia più evoluta ci dà una mano anche ad abbattere la bolletta in azienda. Come? Ottimizzando i nostri consumi.
Ridurre gli sprechi energetici per tagliare la bolletta. Una battaglia che stanno combattendo moltissime famiglie italiane in questi mesi di costi alle stelle. E la situazione in azienda è pure più drammatica, se si pensa a quanto possono impattare gli aumenti in proporzione al livello di consumi.
La soluzione per neutralizzare almeno in parte gli effetti della crisi però c’è, e passa ancora una volta dalla tecnologia. Grazie ai sistemi più evoluti di intelligenza artificiale, building automation e Internet of Things è possibile infatti mettere in piedi una strategia capace di abbattere fino al 50% i consumi superflui. Senza impattare nella qualità dei prodotti o nei servizi forniti ai propri clienti.
Monitoraggio smart
I sistemi IoT, sempre più evoluti e sofisticati, sfruttano in realtà una logica relativamente semplice. Permettendo ai nostri dispositivi di “dialogare” tra loro in connessione, possono fornire un quadro in tempo reale sullo stato di funzionamento di macchinari e attrezzature. E attraverso una rete di tracker e sensori producono una serie di dati che non solo danno la possibilità di monitorare costantemente i consumi, ma anche di regolarli in modo funzionale all’attività produttiva grazie all’analisi dei dati e all’intelligenza artificiale.
In questo modo, per esempio, è possibile utilizzare le sole risorse energetiche che servono in base alla necessità, o addirittura disattivare reparti, aree o punti di lavoro non direttamente operativi in un momento o in fasce orarie specifiche.
Diagnosi energetiche più precise
Uno degli aspetti principali che rende vincente in azienda un sistema energetico basato su IoT e intelligenza artificiale riguarda poi il rendimento complessivo degli impianti. Dal funzionamento operativo ai sistemi di distribuzione. In pratica, è possibile calcolare immediatamente se l’intera catena produttiva sta operando nel rispetto dei consumi previsti, o se al contrario sta chiedendo alla rete più kilowatt del necessario a causa magari di qualche dispersione.
Sulla base di questi dati è possibile avere un’analisi completa e accurata, individuando punti critici dove intervenire e azioni da intraprendere per raggiungere specifici obiettivi. E la forza di questi sistemi è soprattutto nella capacità di giocare d’anticipo: l’intelligenza artificiale applicata all’analisi dei dati e all’interconnessione dei macchinari permette di prevedere e risolvere per tempo guasti e imprevisti che potrebbero rendere meno efficiente la prosecuzione dell’attività.
I vantaggi dell’applicazione di sistemi IoT in ambito energetico
Per tutti questi motivi il rapporto tra IoT gestione energetica è in rapida fase espansiva. Secondo il report dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, infatti, già oggi l’intero comparto delle Smart Energy vale il 50% del mercato in questo particolare ambito tecnologico, con un tasso di crescita prossimo al 20% annuo.
Investire adesso in questa direzione può essere quindi il momento perfetto: non solo per gli effetti benefici (già a partire dall’immediato) sulla bolletta, ma anche per una gestione complessiva delle risorse energetiche più consapevole, più responsabile e quindi più sostenibile. Anche in futuro.
Volendo riassumere i vantaggi complessivi in punti chiave, possiamo considerare in particolare i seguenti tre come più significativi:
1 - Certificazione per incentivi energetici
I dati raccolti permettono di perfezionare gli audit energetici indispensabili per ottenere incentivi con cui portare avanti gli investimenti in azienda.
2 - Tecnologie non a uso esclusivo
La parte legata alla raccolta dei dati energetici è soltanto una delle attività che possono essere condotte attraverso l’adozione di sistemi IoT, di intelligenza artificiale e automazione intelligente. Con la stessa infrastruttura, l’azienda riduce i consumi e ha la possibilità di attivare molti altri interventi per aumentare il valore aggiunto del proprio lavoro.
3- Accessibilità economica
Le nuove tecnologie integrabili ai processi produttivi sono scalabili e sempre più accessibili economicamente. Non solo perché come detto, si ripagano per tempo, ma anche perché rientrano tra le misure sostenute dagli incentivi per industria 4.0. E dunque fino al 30 giugno 2023 daranno ancora diritto al credito d’imposta con aliquota fino al 40%, se si “prenota” l’investimento entro il 31 dicembre. Altrimenti si passa al 20%.
Allargare il punto di vista
Per concludere, consigliamo di allargare il più possibile il proprio punto di vista, anche nel caso di interventi per efficientamento energetico smart. Questo perché qualsiasi innovazione tecnologica funziona meglio se, anziché pensare al singolo obiettivo, si pensa a inserirla in un progetto più ampio.
Un progetto che metta insieme raccolta e analisi dei dati, elaborazione in cloud, connessioni ultraveloci, automazione e… fattore umano. Per un cambiamento realmente a misura di persona, oltre che di portafoglio.
Proviamo a immaginarlo insieme?
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