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A settembre via agli incentivi per blockchain, intelligenza artificiale e Iot

5 Settembre 2022

7 minuti di lettura

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Le imprese possono ricevere fino all’80% a fondo perduto se investono in nuove tecnologie abilitanti. Domande pre compilabili dal 14 settembre.

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Nuove tecnologie per l’impresa, a settembre arrivano i super contributi a fondo perduto a sostegno degli investimenti in blockchain, intelligenza artificiale e internet of things. Cioè tutte le tecnologie legate al programma di transizione 4.0 che possono portare davvero le nostre imprese a un altro livello di produttività. Più efficiente, più sicura e sempre più evoluta.

Queste infatti sono le premesse del nuovo Fondo istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico proprio per lo sviluppo e l’integrazione di tali processi d’innovazione. Sul piatto, contributi che possono arrivare fino all’80%, e destinati alle aziende che da sole o in forma congiunta (massimo 5) intendono avviare progetti secondo una di queste tre aree tecnologiche.

Gli obiettivi che si possono raggiungere tramite l’avvio di progetti incentivati riguardano tra gli altri:

  • la realizzazione di prototipi di prodotto o interfaccia di servizio
  • la realizzazione di prodotti pilota o test operativi
  • l’applicazione di nuovi metodi di organizzazione del lavoro
  • l’introduzione di cambiamenti significativi di attrezzature e software

I punti di forza di questa opportunità? Per prima cosa non si tratta di un clic day: le domande potranno essere precompilate con calma e presentate in via telematica attraverso una procedura che terrà conto del solo giorno di arrivo, come spieghiamo bene più avanti.

In secondo luogo, la misura è pensata per tenere in considerazione anche le realtà più piccole: le grandi imprese sono infatti ammesse solo se si inseriscono in una collaborazione effettiva con le pmi beneficiarie.

Incentivi Blockchain, Iot e AI: chi può richiederli

Sono ammesse agli incentivi del fondo tutte le imprese, di qualsiasi settore. L’unico vincolo, come detto poco fa, interessa le grandi imprese, che possono fare domanda solamente in un tandem progettuale con una piccola o media impresa.

È infatti possibile presentare domanda anche in forma congiunta tra più aziende, fino a un massimo di 5 per ciascun progetto.

Dove e quanto spendere

Gli investimenti incentivati devono rientrare in queste soglie di spesa:

  • un minimo di 500mila euro
  • un massimo 2 milioni di euro

E devono riguardare l’implementazione di progetti di IoT, blockchain o intelligenza artificiale nei seguenti settori definiti come “strategici prioritari”:

  • agroalimentare;
  • ambiente ed infrastrutture;
  • logistica e mobilità;
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione;
  • cultura e turismo;
  • industria e manifatturiero;
  • salute;
  • sistema educativo;
  • aerospazio.

In prima battuta la soglia di spesa minima può rappresentare uno scoglio abbastanza impattante per le realtà aziendali meno strutturate. Ecco perché i progetti in partnership possono essere la soluzione giusta per abbassare la quota d’investimento iniziale da mettere in campo.

Quanto si può ottenere

Il fondo ha a disposizione 45 milioni di euro, ripartiti in questo modo: 25 milioni per l’intelligenza artificiale, 10 milioni per la blockchain e gli ultimi 10 milioni per l’IoT.

La percentuale del singolo contributo varia a seconda del progetto e delle caratteristiche dell’impresa, e può arrivare fino a un massimo dell’80%. Naturalmente a fondo perduto.

Caratteristiche dei progetti e spese ammissibili

Per essere ammessi al fondo, i progetti presentati devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione dell’organizzazione o innovazione di processo. È prevista inoltre una durata ben definita per portare a termine il percorso: minimo 24 mesi, massimo 30 (prorogabili eventualmente a 36).

Le spese ammesse riguardano:

  • spese del personale: ricercatori, tecnici e altro personale impiegato nel progetto;
  • costi per strumentazioni e attrezzature
  • costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti
  • costi per i servizi di consulenza
  • spese generali supplementari e altri costi di esercizio

Attraverso il progetto le imprese coinvolte devono raggiungere uno o più tra questi obiettivi:

  • la realizzazione e il test di prototipi e linee pilota di prodotto o processo, per offrire servizi nuovi e migliorati
  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne dell’impresa
  • l’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software)

Scadenze e modalità per fare domanda

La domanda si presenta online tramite piattaforma Infratel e prevede due step da segnarsi in agenda:

  • dal 14 settembre è possibile precompilare la procedura
  • dal 21 settembre (ore 10), e tutti i giorni successivi dal lunedì al venerdì (10-18) fino all’esaurimento delle risorse è possibile inviarla

Come anticipato, non si tratta di un clic day. Il fattore cronologico resta, ma vincolato al solo giorno d’invio e non all’orario. Ciò significa che tutte le domande arrivate alla stessa data saranno valutate come contemporanee.

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