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Nuova Sabatini Green, la sostenibilità “digitale” conviene di più
03 agosto 2023
8 minuti di lettura
Chi investe in tecnologie 4.0 con un occhio alla transizione ecologica può godere di una maggiorazione del 30% del contributo.
È stata ribattezzata “Nuova Sabatini Green” ed è a tutti gli effetti l’arma in più per sostenere le piccole e medie imprese di territorio nella doppia sfida della transizione ecologica e della transizione digitale.
Parliamo naturalmente della misura ormai consolidata e nota come Nuova Sabatini (o “Beni Strumentali”, qui il link al sito del Ministero), nata proprio per sostenere gli investimenti delle aziende in impianti e tecnologie innovative. Con una specifica però relativa proprio al 2023: da quest’anno infatti le spese per acquisti green e 4.0 godranno di pari passo di una maggiorazione del contributo del 30%.
In sostanza, per la prima volta anche l’Italia sembra riconoscere in modo ufficiale che solo dove c’è innovazione digitale ci può essere una piena e più completa evoluzione ecologica, secondo la logica delle cosiddette twin transitions (transizioni gemelle). Detta in modo più semplice: macchinari intelligenti, interconnessi e governati in modo sempre più efficiente riducono l’impatto sul pianeta perché lavorano meglio abbattendo sprechi e consumo di risorse.
E adesso le imprese non hanno più scuse per non puntare all’all-in.
Cos’è la Nuova Sabatini Green
Come detto, con l’espressione “Nuova Sabatini Green” intendiamo la versione estesa anche agli acquisti che permettono la riduzione dell’impatto ambientale dell’azienda.
In pratica, si tratta sempre di un credito a condizioni super agevolate per le aziende che hanno bisogno di liquidità con cui effettuare i propri investimenti innovativi. Con la differenza però che da quest’anno, in caso di acquisti che riguardano l’introduzione di tecnologie 4.0 e sistemi per ridurre l’impatto ambientale, è previsto da parte dello Stato un “aiuto” maggiorato del 30% per sostenere l’impegno del finanziamento.
Semplifichiamo ancora. Se un’azienda fosse interessata a investire in green e 4.0, la liquidità arriverà dalla banca tramite finanziamento o leasing, anche fino al 100% della spesa da sostenere. A questo credito, coperto dalla garanzia statale fino all’80%, lo Stato aggiungerà anche un contributo diretto per stornare almeno una parte degli interessi.
A quanto ammonta questo contributo? A una somma equivalente a quella che si ottiene calcolando sullo stesso importo del credito un tasso convenzionale per la durata di 5 anni.
Questo tasso convenzionale per gli acquisti ordinari (macchinari, impianti e attrezzature di livello “base”) è fissato al 2,75%. Ma come detto sale del 30% – arrivando quindi al 3,575% – se si tratta di innovazioni riconosciute come 4.0 o in grado di aumentare l’ecosostenibilità dei processi produttivi.
Quali sono i vantaggi della Nuova Sabatini Green
La risposta più diretta a questa domanda è piuttosto semplice. Il vantaggio complessivo è che grazie alla Nuova Sabatini Green l’impresa ha a disposizione tutta la liquidità necessaria per investire in sostenibilità digitale, iniziando subito a raccoglierne i frutti a un costo neutralizzato grazie al contributo dello Stato. E potendo chiudere il finanziamento con calma entro 5 anni dagli acquisti.
L’altro grande aspetto positivo, in seconda battuta, è più sociale e di “prospettiva”. Grazie a questo approccio, infatti, le imprese possono finalmente considerare la propria evoluzione in modo sempre più integrato a una produzione etica, oltre che efficiente, con ricadute positive in termini di valore globale e “umano”, non solo di marginalità.
Chi può approfittare della misura
La Nuova Sabatini Green è rivolta a micro, piccole e medie imprese in salute e di tutti i settori produttivi (a eccezione delle attività finanziarie e assicurative).
Chi può approfittare della misura
L’agevolazione sostiene gli acquisti o i leasing di beni materiali (macchinari, impianti, attrezzature e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo. Relativamente alle tecnologie digitali, sono compresi – e quindi agevolati in forma maggiorata del 30% – gli acquisti che riguardano big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio Frequency IDentification (RFID) e sistemi di tracciamento.
Per quanto riguarda invece gli aspetti connessi al green, l’agevolazione maggiorata del 30% vale se gli acquisti rispettano almeno uno di questi requisiti:
- Sono dotati di certificazione ambientale riconosciuta a livello europeo;
- Consentono un miglioramento ambientale di processo certificato da organismo indipendente accreditato.
Come fare domanda
La domanda si presenta in via telematica direttamente attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Ministero e raggiungibile dal seguente link:
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