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Smart speaker, senti chi parla in casa
28 gennaio 2021
8 minuti di lettura
Da Google Nest a Echo Dot, sono il vero e proprio boom del momento. Vi spieghiamo perché.
Spegni le luci. Chiudi le finestre. Abbassa il riscaldamento. Se oggi tutte queste cose dovete chiederle al vostro partner – e magari la risposta non è proprio così dolce ed affettuosa come vi aspettate 😉 – significa che in casa non avete ancora uno smart speaker.
Sì perché di tutti questi noiosi compiti “tecnici” può occuparsi lui. Così come a molto altro. Tipo tenervi compagnia con la vostra musica preferita. O aggiornarvi con le ultime notizie. Intrattenervi con giochi quiz, leggervi un libro. Darvi le previsioni meteo, e perfino raccontarvi una barzelletta. Basta chiedere.
Quello degli smart speaker insomma è un universo di possibilità per entrare davvero in connessione con le vostre passioni. Facendovi sentire “a casa”, anche se vi state occupando di tutt’altro.
Dei più famosi avete certamente sentito parlare. Amazon Echo Dot (con la sensuale voce di Alexa a rispondervi dall’altra parte) è certamente il primo che viene in mente. E poi c’è Google Home, l’assistente virtuale domestico di Big G. E non è finita qui, perché un mercato in crescita costante ne propone continuamente di nuovi.
Vediamo di fare insieme una panoramica sugli aspetti più interessanti di questo mondo, aiutandovi a capire se anche per voi è il momento di regalarvi un assistente domestico interattivo.
Smart speaker, e il comfort in casa…è una parola
L’aspetto più interessante degli smart speaker è che danno il massimo se possono essere connessi agli elettrodomestici di casa vostra. La gran parte di quelli di nuova generazione (tv, frigoriferi, condizionatori, caldaie o termostati) sono già predisposti per collegarsi in pochi tap tramite l’app del produttore.
L’unica cosa che voi dovete fare è collegare il dispositivo alla vostra rete wifi, e poi seguire le istruzioni per il pairing. Oh, chiaro: come ogni smart home che si rispetti, la condizione essenziale per sfruttare al massimo tutto il potenziale degli assistenti virtuali è che abbiate una buona connessione in fibra ottica!
Dopodiché, basta chiedere. Con una parola si attiva lo speaker, e sempre a voce gli si dà il comando da eseguire. L’assistente può programmare la televisione o gestire a vostro piacimento la temperatura della casa, tanto per cominciare.
Poi se avete installato sistemi più evoluti come tapparelle motorizzate o pulsanti di ultima generazione, è in grado di aprire e chiudere le finestre, e gestire la regolazione delle luci in tutta casa.
Non ho la casa smart. Lo speaker a che mi serve?
Se non avete la casa smart e nemmeno elettrodomestici evoluti, uno smart speaker può comunque trovare il giusto spazio tra le vostre mura. Soprattutto in un periodo come questo, di uscite limitate.
Il vostro assistente virtuale infatti è un partner perfetto, come detto, se si tratta di tenervi compagnia. Dai service di musica tipo Spotify alle stazioni radio, tutto si attiva a voce. Compresa la regolazione del volume.
Ed è perfino in grado di agganciarsi alla vostra libreria media, per proporvi podcast o leggervi a voce i vostri e-book preferiti (magari quelli che avete noleggiato su Mlol, la libreria digitale gratuita che non sapete di avere).
Dato il costo contenuto (le prime proposte si portano a casa già con poco più di 20 euro a dispositivo) potete prenderne più di uno e collegarli tra loro in diversi punti della casa, per farli diventare un mini sistema di comunicazione interno.
Tra l’altro che si diceva? Che non avete la casa smart? Be’ allora potete approfittare del Superbonus 110, che pochi sanno essere estendibile proprio anche alle spese per la domotica intelligente.
Un mercato esplosivo
Sarà per tutti questi motivi che quello degli smart speaker si è trasformato in brevissimo tempo in un vero e proprio boom. In particolare in un anno di restrizioni come quello del Covid. In Italia il picco di ricerche da parte degli internauti è avvenuto – guarda caso – in occasione del primo lockdown, con una nuova scossa tra ottobre e fine novembre 2020.
E i grandi editori non hanno mancato di intercettare il cambiamento in atto, cosa con la quale tutte le aziende dovranno prima o poi fare i conti. Per farci trovare sul web dovremo essere bravi a creare contenuti che possono essere facilmente riprodotti a voce. Quindi magari quel catalogo PDF potrà ancora servire come allegato mail, ma meglio pensare a come presentarsi anche con contenuti facilmente trasformabili a livello audio.
Gli smart speaker più interessanti
Infine vi proponiamo qui i prodotti più interessanti che propone il mercato, con le caratteristiche principali che vi possono guidare nella scelta.
AMAZON ECHO DOT
Come detto, è certamente tra i più conosciuti. Ottima l’acustica, comoda la gestione dei tasti fisici. Un piccolo limite è legato alla ricerca, che non utilizzando Google non sempre fornisce i migliori risultati. Comodissima invece la possibilità di sfruttare skill come Amazon Music, o la funzione Drop In per chiamare amici e familiari senza usare il telefono. Una bomba, ovviamente, nel campo dello shopping vocale, potendo muoversi agevolmente in tutto il catalogo di prodotti offerti da Amazon. Gli addetti ai lavori inoltre dicono che da un punto di vista di intuitività vale qualche punto in più degli altri quando si tratta di associarlo a elettrodomestici intelligenti.
GOOGLE HOME
Il sistema Google Home lavora con lo smart speaker Nest, che propone un assistente vocale altrettanto valido. Il suo punto di forza come detto è la capacità di fornire risultati più vicini alle richieste dell’interlocutore, dato che si basa sullo stesso algoritmo di ricerca di Google. Tra i suoi pregi una conversazione più fluida e naturale con l’assistente.
APPLE HOME POD
È l’immancabile risposta di Apple alle manovre di mercato degli altri due big. HomePod permette di dialogare con Siri, e di interagire con tutti i vostri device se fanno parte della famiglia della mela. Ma tenete a freno gli entusiasmi: attualmente il prodotto non è previsto per il mercato italiano. Un punto in più però la possibilità di personalizzare il sonoro sulla base delle caratteristiche di casa vostra.
SONOS ONE
Può essere considerato come l’ibrido alternativo per chi cerca qualità audio immaginando di utilizzare molto il dispositivo per ascoltare musica. Può essere infatti configurato a piacimento per scegliere tra Alexa e Google Assistant, e se accoppiato a un altro Sonos può ricreare un vero e proprio sistema stereo ad altissima fedeltà..
XIAOMI SMART SPEAKER
L’aggressivo brand cinese entra a gamba tesa anche sul crescente mercato degli smart speaker. Il prodotto proposto è interessante: il “cuore software” batte bandiera Google, mentre l’estetica ricorda gli Echo Dot di Amazon. Ancora presto per capire come si comporta: sbarcherà infatti in Italia soltanto a breve. Ma la fascia di prezzo potrebbe essere interessante.
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